martedì 31 gennaio 2012
KHEER
Eccomi di nuovo a postare una nuova ricetta. Si tratta di un budino di riso indiano.
Mi sono imbattuta in questo originale e devo dire buonissimo dolce, sfogliando una rivista dell' Actionaid dove una mamma di un bambino indiano, su richiesta della sua supporter, elencava gli ingredienti e la preparazione di questo delicatissimo dolce che abitualmente le donne del posto preparano ai loro bambini.
E così ho fatto una riflessione: caspita! il poco e il semplice come può diventare qualcosa di veramente eccezionale. E' proprio vero che il poco stimola fantasia e aguzza l'ingegno. Brave mamme!
Ingredienti:
1 litro di latte fresco intero
2 cucchiai di riso basmati
5 bacche di cardamomo schiacciate
2 cucchiai di zucchero
mandorle tritate o a scaglie
foglia ora commestibile per decorare (non necessaria nella ricetta originale)
Preparazione:
Fate riscaldare il latte in una pentolaa temperatura dolce, aggiungete poi le bacche di cardamomo e il riso. Portare ad ebollizione e abbassare il fuoco in modo che il riso bolla dolcemente. Far cuocere fino a che il latte si è ridotto della metà e quindi togliere le bacche di cardamomo.
Versare il kheer in una ciotola, aggiungere lo zucchero e le mandorle tritate e mescolare bene.
Coprire con la pellicola il composto raffreddato e farlo riposare in frigo una notte.
Prima di servire decorare con foglie di oro commestibile.
Con questa ricetta partecipo al contest di Giancarla del blog Cuoche a Casa Tua
E adesso viene il bello. Non è facile raccontare una gaffe, non perchè non ne ho mai fatte, forse perchè mi capita spesso. Quella che ricordano spesso i miei amici è questa.
Quest'estate avevo voglia di mangiare del pesce crudo, per intenderci crudità di mare o come lo chiamano alcuni carpaccio di pesce crudo, che avevo assaggiato in un ristorante e mi era piaciuto tantissimo.
Entrai in una pescheria di fiducia ben fornita. La scena è questa: un bancone lungo 4- 5 metri pieno di pesce di ogni tipo e 4 pescivendoli pronti a servire. Fortunatamente io unica cliente. Il pescivendolo dice in tipico accento comacchiese "Cosa ci dò signora" e io "avete pesce da mangiare crudo?" (intendendo fresco al punto da poter essere mangiato crudo o messo in abbattitore come succede in alcune pescherie). Al che mi guarda esterrefatto, guarda i suoi colleghi e mi dice (sempre in tipico accento comacchiese) " Sgnora, chi al pes le tut crud" (Signora qui il pesce è tutto crudo). Che figurona!!!
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7 commenti:
ahahahah dai le figuracce rendono la giornata più interessante, se no sai che noia!
e mi appunto anche la tua ricetta, da sempre sono curiosa dei dolci al di la della nostra bella italia!
Ciao e piacere di conoscerti ^_^ complimenti per il nome che hai scelto per il tuo blog, bellissimo!!
Questo budino lo mangio spesso al ristorante indiano, ed ora grazie alla tua ricetta potrò rifarmelo a casetta
Tiziana
uno spettacolo per la gola
Lasciamo perdere le figuracce dal pescivendolo... io ogni volta fornisco materiale per intere settimane!! Però almeno se diventi cliente, ti si ricordano sempre :)
Questa ricetta mi piace tantissimo, mi piace anche la sua storia (ed io adoro le storie sul cibo, che lo rendono ancora più speciale)... credo che ci "vedremo" spesso!
Grazie di nuovo per la visita e alla prossima... unpizzicodime
questo budino deve essere ottimo, brave le mamme indiane. per la figuraccia, non ti preoccupare,sapessi noi......una dietro l'altra ahahahaha. baci
Ciao ,siamo sempre noi, non riusciamo a visualizzare le anteprime dei tuoi piatti, nell'elenco personale del nostro blog, forse hai delle impostazioni da sistemare, prova a risolvere, così verrà visualizzato il piatto e la data del post. ci farebbe piacere poter mostrare i tuoi lavori. Bacioni
Ahahahah be aveva ragione :-)))
Un dolce favoloso che non mancherò di provare! Ciao Ely
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